Nel pieno centro storico di di Pugl,a due passi dai più antichi palazzi e monumenti storici, affiora B&B DIMORE DI . Casamento risalente al 1400,finemente ristrutturato, immerso nella storia e nei tesori conservati dal tempo e valorizzati dall'architettura dell'epoca. La nostra dimora sorge esaltando l'essenza della pietra e della conservazione. Essenza che abbraccia la nostra cultura. Il nostro B&B fonde il piacere di una vacanza alla scoperta della tradizione di Ruvo di Puglia, con il piacere di poter godere di un genuino e meritato riposo, immersi del silenzio e nella riservatezza della città storica. La nostra stanza offre i migliori confort ed è un dolce compromesso per ritrovare l' armonia tra corpo e mente... Lasciatevi avvolgere dai vapori della nostra doccia emozionale cromoterapica, da un bicchiere di prosecco e da tanto altro.. . Noi siamo lieti di far sì che questa vostra permanenza sia ancora più romantica e piacevole. La struttura predispone di tutti i servizi:frigo bar, Smart TV, e molto altro... La struttura dista 41 km da Bari e 25 km da Trani. L'Aeroporto più vicino è Bari Karol Wojtyla, a 29 km .

Le chiese di Ruvo di Puglia costituiscono il principale nucleo del patrimonio artistico del comune. Questo è dovuto all'esistenza, fino al 1982, della Diocesi di Ruvo, fondata secondo la tradizione da san Pietro, il quale pose a capo dell'episcopato locale il futuro terzo papa san Cleto, poi unita a Bitonto sul finire dell'800 e infine confluita nella diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Concattedrale di Ruvo di Puglia. È uno dei più noti esempi di romanico pugliese e il tempio fu costruito nella prima metà del XII secolo con varie modifiche successive[54]. La facciata è a capanna con tre portali: il centrale è arricchito da bassorilievi nell'intradosso e si divide in tre archi; i due più piccoli e semplici portali laterali sono individuati da due mezze colonne che forniscono l'appoggio per due archi a sesto acuto. Il prospetto è adornato con vari manufatti lapidei tra i quali si distingue un grande rosone a dodici colonnine variamente lavorate e sovrapposte su una lamina metallica lavorata finissimamente al traforo in una bottega locale del secolo XVI[54]. Sopra il rosone si trova il sedente identificato come Roberto II di Bassavilla e al culmine della facciata spunta