Nel tempo libero mi diletto nella vela, nello sci e nel tennis lasciando sempre del tempo all'arte e soprattutto alla scrittura in cui mi cimento scrivendo libri ed articoli sui giornali e riviste. Il mio ultimo lavoro è costituito da un libro l' "Imprenditore Accerchiato" edizioni Albatros.

Costruita alla fine dell'800 e ristrutturata dall'architetto Cambellotti intorno al 1920 è immersa nella natura più affascinante tra querce secolari, pini, abeti, olmi, tigli... L'architettura è austera e gradevole allo stesso tempo, si fregia di elementi alle pareti esterne raffiguranti i volti dei "folletti scaccia-guai" che l'architetto Duilio Cambellotti, artista poliedrico dell'Art Nouveau degli inizi del '900, progettò insieme alla fontana "delle Tartarughe" inserita nel giardino all'italiana. A Villa Gioia, la storia la rende protagonista di alcune pagine del libro di G. Scipione Rossi dal titolo "Storia di Alice. La Giovanna d'Arco di Mussolini" dove l'autore racconta, con stile allegorico, episodi in cui Benito Mussolini frequentava l'allora proprietaria della villa Alice De Fonseca Pallottelli, ambasciatrice in America e in Inghilterra dell'ideologia fascista e amante del Duce come falsa apparenza, per sviare gli indizi dalla loro complicità politica e ideologica. Ma Civita è anche uno dei luoghi del territorio di Fabriano più importanti per le antiche tracce di insediamenti cristiani, testimoniati dalla Pieve di S. Maria di Civita che ospitò S. Francesco nel 1215. Come arrivare: Ci sono due strade che da Fabriano raggiungono la proprietà, ma è consigliato passare da Viale IV Novembre o da Viale Martiri della Libertà per poi proseguire in Via Martiri di Kindù e poi verso Via Civita. Partendo, come punto di riferimento, dalla Stazione di Fabriano, da questa posizione il navigatore vi condurrà a Villa Gioia dal giusto versante.

Di unico nella città di Fabriano è possibile visitare il museo della carta e della filigrana ed anche il museo delle biciclette dei lavori storici (80 esemplari dell'inizio del 1900). Inoltre nel raggio di 20 km esiste la più alta concentrazione di abbazie al mondo. Nella zona sono stati fondati gli ordini dei Silvestrini, Cappuccini e Camaldolesi.